Il processo ai Chicago 7: il film di Aaron Sorkin candidato ai premi Oscar 2021

Il processo ai Chicago 7: il film di Aaron Sorkin candidato ai premi Oscar 2021

Il dramma storico Il processo ai Chicago 7, disponibile dal 16 ottobre 2020 sul Netflix, segna l’apice della carriera del regista e sceneggiatore Aaron Sorkin. Si tratta di un’opera che affronta, con toni da commedia, temi odierni quali l’ingiustizia, la limitazione dei diritti civili e la discriminazione razziale, attraverso la storia di uno dei processi politici più discussi d’America.

Il processo ai Chicago 7: la trama

Il 28 agosto 1968 viene organizzata a Chicago, da un gruppo di otto attivisti, una protesta pacifista contro la guerra in Vietnam durante la convention nazionale dei democratici. Tra i manifestanti, passati alla storia come i Chicago Seven, è presente Bobby Seale, leader del movimento delle Pantere Nere, interpretato da Yahya Abdul-Mateen II, il quale sarà vittima di un atto di discriminazione razziale durante un processo che vedrà coinvolti gli organizzatori della manifestazione. Contro quest’ultima intervengono violentemente le forze dell’ordine, causando morti, feriti e arrestati a carico dei manifestanti.

Scena del film Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin, candidato ai premi Oscar 2021

Con Il processo ai Chicago 7, Aaron Sorkin mette in scena uno dei processi più controversi della storia americana, il cui inizio avvenne nel settembre 1969. Durante il processo, che riempie quasi tutte le scene del film, si assiste a vere e proprie discriminazioni razziali nei confronti dell’accusato Bobby Seale, leader del movimento delle Pantere Nere, il quale viene imbavagliato e legato alla sedia, davanti a tutta la corte.

È chiaro sin da subito che lo scandaloso processo, animato da una serie di scontri verbali e atteggiamenti provocatori, non sia collegato alla rivolta dei manifestanti; il motivo che spinge lo Stato americano, con a capo il presidente Nixon, ad accusare i Chicago Seven è strettamente politico. Gli otto accusati sono infatti leader di vari movimenti pacifisti e dunque portatori di ideali antirazzisti e a favore dei diritti civili, contro i quali la politica americana si oppone.

Yahya Abdul Mateen II in una scena del film Il processo ai Chicago 7 di Aaron Sorkin

Il processo ai Chicago 7, dopo Molly’s Game, è uno dei più grandi capolavori di Aaron Sorkin, candidato ai premi Oscar 2021, il quale grazie all’ottima interpretazione degli attori protagonisti della pellicola, è riuscito a rappresentare alcune delle pagine più crudeli della storia americana attuale. Nonostante il regista abbia prodotto un’opera drammatica, la quale riflette su varie tematiche ricorrenti spesso all’interno della storia, come è evidente la discriminazione razziale, Sorkin inserisce nella sua pellicola tecniche tipiche della commedia, rubando al genere la capacità di generare empatia verso il pubblico.

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Un film candidato ai premi Oscar 2021

Il film scritto e diretto da Aaron Sorkin ha ricevuto il maggior numero di nomination ai Golden Globes e, come citato prima, diverse candidature ai premi Oscar 2021. Durante la cerimonia della 93esima edizione degli Academy Awards, tenutasi il 25 aprile scorso al Dolby Theatre di Los Angeles, la pellicola ha ricevuto ben 6 nomination ma non è riuscita purtroppo a vincerne alcuna

Di seguito vi lascio inoltre il trailer del film Il processo ai Chicago 7. Buona visione!

 

 

Federica S.

18 regali: il film ispirato ad una storia vera con protagonista Benedetta Porcaroli

18 regali: il film ispirato ad una storia vera con protagonista Benedetta Porcaroli

La pellicola 18 regali, diretta dal regista Francesco Amato, disponibile dall’8 maggio 2021 in streaming su Netflix, narra di un’instancabile lotta tra dolore e amore. Il film, ispirato ad una storia vera, è un dramma che ha saputo commuovere il pubblico per la delicatezza e la serietà con cui la tematica del lutto familiare viene affrontata. Immerso in una dimensione temporale ambigua, 18 regali tratta di un amore non vissuto tra madre e figlia, a causa di un destino che si rivela crudele.

18 regali: la trama

L’immensa Vittoria Puccini interpreta Elisa, una donna coraggiosa che viene colpita da un male incurabile, che le procura una morte prematura. La donna, spinta da un incondizionato amore verso la figlia Anna che tiene in grembo, decide di lasciarle 18 regali da scartare fino al compimento della maggiore età.

Si tratta di un vuoto incolmabile quello che la figlia, interpretata da Benedetta Porcaroli, prova durante l’infanzia e l’adolescenza. Il giorno del suo diciottesimo compleanno la ragazza si rifiuta di aprire l’ultimo regalo proveniente dalla madre, e afflitta dall’angoscia e dal dolore decide di fuggire dalla festa che le ha organizzato il padre, interpretato da Edoardo Leo. Questo suo gesto la trascina verso qualcosa di inaspettato che le farà capire il significato dell’amore materno.

Nonostante sia ispirato ad una storia vera, 18 regali rappresenta un capolavoro che lascia spazio all’immaginazione. Il regista usa il tempo a suo piacimento, affidandosi alla fantasia e distaccandosi un po’ dai fatti reali, nonostante riporti per intero la storia vera da cui è tratta la pellicola. Le vicende non seguono un’unica direzione ma si spostano in questa dimensione temporale ambigua, andando al di là dei limiti del tempo.

Contro uno spietato destino che stravolge la vita inesorabilmente agisce la forza, la speranza e il desiderio di rinascita. La storia di Elisa, rivelatasi un inno alla vita, ha saputo scuotere profondamente dimostrando quanto il legame tra madre e figlia sia eterno ed indistruttibile.

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Le due protagoniste di 18 regali, un film ispirato ad una storia vera e disponibile in streaming su Netflix

Benedetta Porcaroli: il successo della serie TV Baby

Il film 18 regali, ispirato a una storia vera, come abbiamo già menzionato, ha protagonista Benedetta Porcaroli, una delle più giovani attrici talentuose e apprezzate del momento, la quale negli ultimi anni è apparsa in varie serie televisive e film dal successo immediato. Con il ruolo di Chiara la ricorderete nella serie TV Baby, la cui storia si ispira alle vicende relative al caso delle baby squillo, nel quartiere signorile dei Parioli di Roma, in cui Chiara e la migliore amica Ludovica si ritrovano coinvolte in un pericoloso giro di prostituzione minorile. Potete guardare la terza e ultima stagione della serie TV Baby in streaming su Netflix.

L'attrice Benedetta Porcaroli, protagonista di 18 regali, ha anche recitato nella serie TV Baby

Dopo il successo di Baby, l’attrice Benedetta Porcaroli impersona una giovane donna che in abito da sera, nel buio della notte fugge terrorizzata e ferita. Il dramma psicologico e introspettivo Tutte le mie notti è caratterizzato da una storia avvolta in un clima di tensione, che si svolge all’interno di una grande casa dall’atmosfera misteriosa e inquietante. Il film, diretto dal regista Manfredi Lucibello, segna l’esordio dell’attrice sul grande schermo e anche questa volta si è lasciata andare ad un’ottima interpretazione.

Se siete degli appassionati di film drammatici, leggete il nostro ultimo articolo. Di seguito trovate il trailer del film 18 regali.

Buona visione!

Federica S.

I 3 film biografici più premiati del momento: Van Gogh, David Copperfield e Il diritto di contare

I 3 film biografici più premiati del momento: Van Gogh, David Copperfield e Il diritto di contare

Il mio intento oggi è quello di proporvi alcuni dei film biografici più premiati sia dalla critica che dal pubblico: Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità, Il diritto di contare, La vita straordinaria di David Copperfield. Mi dedico spesso alla visione di film del genere biografico, in quanto tratti da una storia vera. Questi consentono ai telespettatori di acquisire una conoscenza più ampia e dettagliata riguardo un personaggio realmente esistito.

Tra i vari generi disponibili, la scelta di un film biografico è una valida alternativa per gli appassionati di storie incentrate sulla vita di un personaggio particolarmente noto che, nel corso della storia, ha lasciato il segno indelebile.

Soffermiamoci meglio su ognuno di essi, al fine di comprendere meglio le ragioni per le quali hanno saputo suscitare nel pubblico particolare interesse e ammirazione.

Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità

La pellicola, tratta da una storia vera e diretta dal pittore e regista Julian Schnabel, si concentra nel periodo più impetuoso della vita di Van Gogh, impersonato da Willem Dafoe, in cui la sua arte è condizionata da frustrazioni e fatiche fisiche.

Il film non tratta interamente la vita del pittore olandese ma scava nel profondo, al fine di evidenziare l’animo tormentato dell’illustre artista del Novecento, le sue fissazioni, la continua ricerca di un equilibrio mentale e un incessante bisogno di affermarsi e di sentirsi accettato da tutti. Il che lo conduce in uno stato di insoddisfazione perenne.

Diverse scene riprendono inoltre un insicuro rapporto d’amicizia che si instaura tra Van Gogh e il celebre pittore Gauguin, il quale diviene per l’artista un rifugio al malessere interiore che lo affligge continuamente.

I fim biografici più premiati: Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità

Il genio assoluto di Van Gogh

Tra i film biografici più premiati e prodotti da Schnabel, questo è soltanto uno dei più apprezzati degli ultimi anni, grazie alla sua capacità di soffermarsi sia sul lato umano che su quello artistico di Van Gogh. Il regista, oltre a sottolineare lo stato di inquietudine in cui viveva il pittore olandese, mette in evidenza la bellezza e i dettagli dei suoi dipinti, frutto di dedizione e duro lavoro.

Il diritto di contare

Tre candidature agli Oscar e due ai Golden Globe per un film portavoce della lotta al sessismo e alle discriminazioni razziali. Ambientato nell’America degli anni ‘60, Il diritto di contare è uno tra i film biografici più premiati con una trama storica, diretto da Theodore Melfi e tratto dalla storia vera della matematica, fisica e scienziata afroamericana Katherine Johnson.

I film biografici più premiati: Il diritto di contare

Il diritto di contare: tre donne e un solo obiettivo

Katherine, interpretata da Taraji P. Henson, e le sue colleghe di lavoro Dorothy e Mary sono ogni giorno vittime di umiliazioni legate al sesso e al colore della loro pelle. Esse, armate di tenacia, intelligenza e perseveranza si battono contro la mancata approvazione dei diritti tra bianchi e neri e a favore di una legge che possa riconoscere l’uguaglianza di genere.

Le tre donne protagoniste del film, in seguito ad una lunga e faticosa battaglia, riescono ad ottenere un ruolo di primo piano all’interno della NASA, l’Agenzia spaziale americana, dando vita alla prima forma di libertà femminile ed emancipazione razziale.

Il diritto di contare è uno dei film biografici che più merita di essere guardato tutto d’un fiato. Un intenso capolavoro cinematografico dunque, che ha saputo affrontare delle tematiche serie con l’aggiunta di una leggera e piacevole vena ironica, a conferma di un dramedy di successo.

La vita straordinaria di David Copperfield

Un libero, vivace ed intelligente adattamento cinematografico tragicomico di Armando Iannucci, inspirato al romanzo semi- autobiografico di Charles Dickens, dal titolo David Copperfield.

La vita straordinaria di David Copperfield è un dinamico biopic tratto dalla storia vera di David, omonimo protagonista del romanzo di Dickens, interpretato da uno strepitoso Dav Patel. L’attore lo riconoscete sicuramente per il suo ruolo da protagonista nel Premio Oscar al miglior film The Millionaire.

Il film, ambientato nell’Inghilterra in piena rivoluzione industriale, è narrato dallo stesso David Copperfield, il quale con disinvoltura, ci accompagna nella sua intralciata vita. David è un ragazzo genuino, proveniente da famiglia benestante, che dopo un’infanzia serena viene messo di fronte alla malignità e alla prepotenza della gente, alla quale però saprà reagire con scaltrezza e ingegno. Considerato un ribelle dal patrigno e dai membri della sua famiglia, l’illusionista David viene spedito a Londra, dove conoscerà la miseria e lo sfruttamento minorile.

La vita straordinaria di David Copperfield è uno dei film biografici più premiati, che ha saputo rivisitare in stile grottesco uno dei più celebri classici della letteratura inglese, coinvolgendo lo spettatore nella dinamicità delle vicende al limite del fantastico. Nonostante il regista utilizzi una vena ironica nei dialoghi e nelle espressioni facciali dei bizzarri personaggi, non viene mai minimizzato il fulcro drammatico, che accompagna l’intero sviluppo del racconto.

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Federica S.

Vincitori degli Oscar 2021: Nomadland miglior film. McDormand ed Hopkins migliori attori

I vincitori degli Oscar 2021 sono stati annunciati la scorsa notte: Nomadland, The Father, Mank, Judas and the Black Messiah e Ma Rainey’s Black Bottom sono state le pellicole che hanno riscosso più premi durante la 93ª premiazione degli Academy Awards.

Riepilogo dei vincitori degli Oscar 2021

A trionfare è stata la pellicola di Chloé Zhao “Nomadland“, la quale ha portato a casa ben tre statuette: miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista. Una svolta arriva anche da The Father – Nulla è come sembra, il quale ha fruttato il premio per il migliore attore protagonista all’eccezionale Anthony Hopkins, sebbene tutti pensassero che avrebbe dovuto vincere da postumo Chadwick Boseman, per la sua interpretazione singolare in Ma Rainey’s Black Bottom.

Oscar 2021: Chloé Zhao vince con Nomadland

L’ultimo film di Nolan, Tenet, riesce giustamente ad ottenere il riconoscimento per i migliori effetti speciali. Una decisione comprensibile, dati gli straordinari effetti visivi riscontrati nella pellicola. Delusione inaspettata per Io sì di Laura Pausini e il Pinocchio di Benigni, i quali non sono riusciti purtroppo a vincere alcun premio.

Mank, il film di David Fincher con più nomination dell’intera edizione di quest’anno, dieci per la precisione, ha ottenuto i due riconoscimenti per la miglior fotografia e la miglior scenografia; dopotutto la pellicola è riuscita nell’intento di ricostruire in maniera eccezionale l’ambiente di Hollywood durante la stesura della sceneggiatura di Quarto Potere di Orson Welles.

Vincitori Oscar 2021: Nomadland, Mank e The Father

Oscar 2021: un’edizione insolita

L’edizione degli Oscar di quest’anno ha visto l’introduzione di molteplici cambiamenti, molti dei quali dovuti all’emergenza sanitaria da Covid-19. Innanzitutto, a differenza degli anni passati, quest’anno la premiazione si è svolta ad aprile e non nel mese di febbraio, come di consueto. Ciò è stato deciso per valutare l’andamento epidemiologico e organizzare lo svolgimento delle premiazioni, infatti, gli unici partecipanti alla premiazione sono stati i registi, gli attori e il resto dei candidati alle varie categorie della premiazione.

Come sono stati scelti i film candidati agli Oscar?

Rispetto agli anni passati, i film candidati all’edizione di quest’anno sono stati scelti anche tra quelli che sarebbero dovuti uscire nel 2020, ma la cui data d’uscita è slittata a quest’anno. Non è la prima volta che abbiamo visto tra i candidati agli Oscar pellicole distribuite in due anni solari diversi. Inoltre, sono stati ammessi anche i film che sfortunatamente non sono potuti uscire nelle sale cinematografiche, ma direttamente nelle piattaforme streaming.

Premio Oscar, statuetta del riconoscimento

Tutti vincitori degli Oscar 2021

  • Nella categoria miglior film ha trionfato Nomadland, con la regia di Chloé Zhao
  • Il premio alla migliore regia va a Chloé Zhao per Nomadland
  • Anthony Hopkins e Frances McDormand si sono aggiudicati le statuette come migliori attori protagonisti
  • Il premio al miglior attore non protagonista va a Daniel Kaluuya, per la sua interpretazione in Judas and the Black Messiah
  • Il premio alla miglior attrice non protagonista è andato a Yoon Yeo-jeong per la pellicola Minari
  • Il titolo di miglior sceneggiatura originale va a Emerald Fennell per il film Una donna promettente
  • Il premio alla miglior sceneggiatura non originale è andato a Christopher Hampton e Florian Zeller in The Father
  • Vince come miglior film internazionale il film danese Un altro giro con alla regia Thomas Vinterberg
  • Il miglior film di animazione di quest’anno è il capolavoro Disney Pixar Soul
  • La statuetta per titolo di miglior fotografia va a Mank di David Fincher
  • Il riconoscimento al film con il miglior montaggio va a Mikkel E. G. Nielsen per il film Sound of Metal
  • Il premio per la miglior scenografia è andato a Donald Graham Burt e Jan Pascale per la pellicola Mank
  • La pellicola Ma Rainey’s Black Bottom si aggiudica gli ambiti premi per i migliori costumi e il miglior trucco e acconciatura
  • I migliori effetti speciali sono quelli di Tenet di Christopher Nolan
  • È stata premiata come miglior colonna sonora quella di Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste in Soul
  • Per la migliore canzone originale è stata premiata Fight For You del film Judas and the Black Messiah
  • Il premio al miglior sonoro va a Sound of Metal
  • Il riconoscimento al miglior documentario è stato assegnato a Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich e James Reed
  • Il miglior cortometraggio documentario è Colette di Anthony Giacchino
  • Infine, il premio al miglior cortometraggio d’animazione se l’è aggiudicato Se succede qualcosa, vi voglio bene  di Michael Govier e Will McCormack

Fonte

Adriano M 

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