The Office: perché (ri)guardare una serie TV del 2013

The Office: perché (ri)guardare una serie TV del 2013

Perché guardare The Office? È solamente una sitcom sulla Dunder Mifflin, un’azienda che vende carta, cosa ci trovate di così divertente? Beh, The Office non è una semplice sitcom del 2013, è molto di più! Attraverso gli episodi di The Office vengono raccontate le vicissitudini del tipico ufficio di una piccola filiale americana che vende semplice carta, soffermandosi però su quei dettagli allusivi che riescono a provocare la risata.

Il quesito che vi propongo oggi è: quale motivo spinge la gente a guardare, addirittura riguardare numerose volte (me compreso) una sitcom del passato? Inizio dicendovi il motivo che ha spinto me: la serie TV dalle puntate brevi e dal ritmo piacevole riesce a coniugare la parte comica della vita di semplici impiegati con un continuo flusso di eventi inaspettati, intenti a modificare la struttura della Dunder Mifflin e le relazioni al suo interno.

Trama senza spoiler di The Office

The Office US, il remake dell’omonima sitcom britannica creata dal celebre Ricky Gervais, narra le vicende che accadono all’interno dell’ambigua filiale dell’azienda cartiera Dunder Mifflin. La serie è ambientata nella piccola e tranquilla cittadina mineraria di Scranton, situata nello stato americano della Pennsylvania.

Il cast di The Office UK

The Office UK

Il format della serie è quello di un mockumentary, o meglio un falso documentario. In questo modo la serie risulta estremamente realistica, in quanto riprende sia gli eventi che accadono sotto gli occhi di tutti, quelli privati, ma anche l’opinione personale dei singoli personaggi della serie.

I personaggi principali di The Office

I personaggi di The Office sono molteplici, ognuno di essi lavora nella propria divisione di appartenenza, come le vendite, la contabilità o l’assistenza. Tra i personaggi principali emerge tra tutti il direttore regionale Michael Scott, il quale viene interpretato dall’esilarante Steve Carell. Michael riesce a mettere in continuo disagio i suoi dipendenti e non solo. L’ossessione di voler diventare un leader per i suoi sottoposti ma allo stesso tempo un amico fidato lo induce ad avere comportamenti estremamente infantili e immotivati. Michael nasconde una marcata fragilità dietro le sue azioni immature, infatti dietro ogni sua azione c’è il bisogno ossessivo di essere apprezzato da tutti.

Gli altri protagonisti sono:

  • Pam Bisely, interpretata da Jenna Fischer, la segretaria dell’ufficio. Pam è una ragazza timida e dolce, la quale trova il suo lavoro noioso e senza possibili sbocchi futuri. La segretaria è fidanzata da diversi anni con il magazziniere della Dunder Mifflin Roy, e inoltre ha un ottimo rapporto di amicizia con il collega Jim.
  • Jim Halpert, interpretato da John Krasinski, è uno dei consulenti di vendita dell’azienda. Jim è il tipico ragazzo ambizioso e astuto, che aspira a diventare qualcosa di più di un semplice venditore di carta. Nel corso degli episodi di The Office, si prende gioco del collega Dwight con scherzi demenziali. Inoltre, ha una “leggera” infatuazione per la collega e amica Pam.
  • Dwight Shrute, interpretato da Rainn Wilson, è il consulente alle vendite più performante dell’azienda e assistente (leccapiedi) del direttore, Michael. Dwight rappresenta il tipico nerd adulto che però ama il suo lavoro con tutto il cuore. È spesso vittima degli scherzi del collega Jim, il quale considera come il suo principale rivale.
  • Ryan Howard, interpretato dal celebre B. J. Novak, è il nuovo stagista della filiale di Scranton. Inizialmente fatica ad adattarsi all’inusuale ambiente di lavoro, soprattutto per le continue attenzioni ossessive di Michael.

Il cast di The Office: Steve Carell in Michael Scott, Jim e Pam

Spoiler Alert

 

Un paio di motivi per (ri)guardare The Office

Michael Scott

Sebbene Michael rappresenti il personaggio più controverso della serie, è difficile non apprezzare la sua presenza all’interno della sitcom. L’ottima recitazione di Steve Carell e la sua capacità di improvvisare ci hanno regalato alcuni dei migliori momenti comici tra tutte le sitcom.

Lasciate stare Friends, How I Met Your Mother o The Big Bang Theory, la performance di Steve Carell vi farà capire veramente cosa significa la parola comicità, e talvolta cosa si cela dietro una battuta stupida. 

Tra i tantissimi frame presenti sul web, non potevo non parlare di Michael Scott senza avervi mostrato una delle clip più divertenti che lo ritraggono.

Guardatela solamente se avete già finito la serie! Non vorrete spoilerarvi le prime sei stagioni di The Office.

 

Jim e Pam

Quella che all’inizio poteva sembrare una semplice cotta non corrisposta da parte di Jim verso Pam, nel corso delle stagioni di The Office si è trasformata nell’emblema del vero amore.

La vicenda è abbastanza lunga e tortuosa, fatta di sguardi, sorrisi, la consapevolezza di essere sotto gli occhi di tutti come la “coppia dell’ufficio” ma allo stesso tempo di incomprensioni e difficoltà.

Non starò di certo qui ad elencarvi l’escalation di eventi che ha portato la timida segretaria tra le braccia di Jim, sarebbe un’impresa colossale! Vi posso assicurare però che uno dei motivi principali per cui The Office viene apprezzata è dato dalla presenza della sottotrama romantica, che vede Jim e Pam innamorarsi tra le mura della Dunder Mifflin.

Vi propongo la clip che raffigura il rocambolesco matrimonio di Jim e Pam, una delle scene più emozionanti dell’intero programma. 

Alcune curiosità su The Office

  • Jenna Fischer (Pam) e Angela Kinsey (Angela) nella realtà sono ottime amiche e gestiscono un interessante podcast, chiamato Office Ladies Podcast.
  • Greg Daniels (Toby) è l’autore e sceneggiatore principale della serie TV.
  • John Krasinski ottenne la parte di Jim, insultando involontariamente il produttore della serie poco prima di essere provinato, dicendo “Spero che i produttori non rovinino questo progetto come fecero con altri adattamenti inglesi”. Greg Daniels, uno dei produttori di The Office, sentendolo gli comunicò di essere stato scelto per il ruolo di Jim.
  • Le clip che inquadrano la città di Scranton, presenti nella sigla sono state fatte da John Krasinski dopo essere stato scelto per il ruolo di Jim.
  • Il marchio Dunder Mifflin Paper Company esiste per davvero. Come strategia di mercato, la Comcast (CBS) ha affidato la licenza del marchio alla Staples, uno dei principali marchi di articoli di cancelleria americani. Ciò significa che potete realmente acquistare della carta proveniente dalla Dunder Mifflin!
  • L’uscita di scena di Steve Carell dalla serie è il frutto di un’incomprensione con la produzione della serie, ma non di un litigio.
  • Alcune scene della puntata “Dinner Date” sono state girate numerose volte, per via delle continue risate degli attori durante le riprese.
  • L’attore Creed Bratton (Creed) interpreta una versione fittizia di sè stesso rappresentata con il suo vero nome e il suo passato da musicista.

Dove vedere gli episodi di The Office

The Office è la protagonista di un interessante recente fenomeno che vede l’audience interessarsi a delle serie TV passate: la seconda giovinezza delle serie TV. Tale interesse spesso deriva dalla disponibilità degli episodi sulle piattaforme streaming, talvolta però sono i contenuti che vediamo sui social (meme, Reels, post, articoli, clip su YouTube) che incrementano il nostro interesse verso questo segmento di serie TV.

Personalmente, i meme e i post che trovavo su Instagram mi hanno invogliato a guardare la serie. L’unico ostacolo che mi separava dalla visione degli episodi di The Office era dove trovarli! Potete trovare tutto il catalogo degli episodi di The Office US sulla piattaforma Amazon Prime Video

Scrivete nei commenti quale scena vi ha fatto ridere di più. Buona visione!

Fonte

Adriano M.

The Handmaid’s Tale 4: dove vederla e i possibili sviluppi

The Handmaid’s Tale 4: dove vederla e i possibili sviluppi

The Handmaid’s Tale è una delle serie TV distopiche più promettenti degli ultimi anni, non solo per la trama intrigante ma anche per l’ambientazione realistica. Molti si sono chiesti: dove vedere The Handmaid’s Tale? Quando uscirà la stagione finale del Racconto dell’Ancella? Come finirà la serie TV drama?

Oggi discuteremo non solo della quarta stagione in corso di distribuzione in queste settimane, ma anche dei possibili sviluppi che potrebbe prendere la serie TV distopica con protagonista June Osborne.

L’universo The Handmaid’s Tale

The Handmaid’s Tale è ambientata nel territorio degli Stati Uniti, in un periodo abbastanza delicato in cui la popolazione deve affrontare un vertiginoso calo delle nascite, a causa dell’incessante inquinamento atmosferico. Si diffondono i dogmi e le convinzioni sovversive di una setta religiosa, la quale riesce a conquistare la fiducia di chi è alla ricerca di un cambiamento drastico per il bene della popolazione.

Le proteste messe in atto dai seguaci della setta biblica sfociano in un colpo di Stato che consente loro di prendere il controllo totale della zona in cui sorgono gli USA. La nuova nazione totalitaria, denominata Repubblica di Gilead, ha come unico fine quello di favorire la procreazione. Ciò viene fatto in un modo abbastanza discutibile e brutale: vengono rapite tutte le donne fertili e obbligate a procreare attraverso stupri, messi in atto dai Figli di Giacobbe, ovvero i comandanti al potere.

Divisione sociale delle donne in The Handmaid’s Tale

Le donne vengono divise in classi sociali:

  1. All’apice troviamo le mogli sterili dei generali; esse sono le padrone di casa, e trascorrono le loro giornate con le loro simili e a prendersi cura dei figli ottenuti dalle ancelle;
  2. Successivamente abbiamo le ancelle, sono le donne fertili affidate ai comandanti, alle quali viene privato qualsiasi tipo di diritto, bene materiale e addirittura il proprio nome. Alle ancelle viene imposto di vestirsi solamente di rosso e prendono il nome del comandante che le ospita, per evidenziare il fatto che rappresentano una loro proprietà.
  3. Infine abbiamo le marte, le domestiche di casa, alle quali viene imposto loro di vestirsi di grigio.

Sebbene le mogli abbiano maggior potere rispetto alle ancelle e alle marte, tutte le donne all’interno di Gilead non possono: votare, leggere, scrivere, possedere alcun bene materiale, ma soprattutto abortire. Quest’ultima è la regola più attenzionata, vista la delicata situazione demografica del paese.

La trama di The Handmaid’s Tale in breve

La serie distopica racconta la storia di June Osborne, una donna che prima della rivolta viveva in serenità con suo marito Luke e la figlia Hanna. Lei, insieme alla famiglia si ritrova all’improvviso a dover scappare dal suo paese per sfuggire alle atrocità e alle ingiustizie del regime teocratico di Gilead.

Sfortunatamente lei e la figlia vengono catturate dai rivoltosi e brutalmente separate. La donna viene portata in un centro di addestramento per future ancelle. Lì dentro capirà cosa significa vivere sotto un regime dittatoriale disumano, e inoltre conoscerà quelle che saranno le donne che la sosterranno nell’opposizione al brutale Stato totalitario. Ella viene successivamente sistemata nella casa del comandante Fred Waterford e della moglie Serena, per poi venire battezzata con il nome del comandante, ovvero Difred. June viene costretta a sottostare alle sevizie e agli stupri del perverso padrone di casa e della spregevole moglie.

SPOILER ALERT

 

La quarta stagione di The Handmaid’s Tale e i possibili sviluppi

Da poco più di una settimana sono uscite le prime tre puntate della quarta stagione. Andando per gradi, possiamo dire che la vita ordinaria all’interno di Gilead, viene profondamente turbata dal salvataggio dei numerosi bambini che vengono mandati in Canada dall’azione organizzata del Mayday.

Gilead divulgherà alla popolazione dell’inaspettato “attacco terroristico” delle ancelle? Suppongo di no. Il regime deve riguardarsi da possibili rivolte che potrebbero manifestarsi a seguito dell’evento terroristico. Sicuramente gli interessi di chi è al governo vanno oltre l’aumento demografico e la salvaguardia delle nuove generazioni, infatti come possiamo apprendere dalla conversazione tra June e il comandante Lawrence, quest’ultimo fa chiarezza sul fatto che a Gilead importa più il potere che i bambini.

Proseguendo con la terza puntata della quarta stagione di The Handmaid’s Tale, il quesito che in molti si stanno ponendo è: “Dove scapperanno adesso June e Janine? Andranno via dallo Stato dittatoriale o continueranno la loro lotta interna contro il regime?”.

The Handmaid's Tale, la serie distopica. Le ancelle scappano da Gilead

Dove vedere The Handmaid’s Tale

Dato che la serie viene prodotta e distribuita negli USA direttamente dalla piattaforma Hulu, spesso capita di non trovarla facilmente. La serie distopica è possibile trovarla sia su Amazon Prime Video che sulla piattaforma TIMvision. Se siete amanti delle serie drama, non dimenticate di leggere l’ultimo articolo sulla serie TV Ozark.

Buona visione!

 

Adriano M.

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli: il teaser trailer ufficiale

Shang-chi: il nuovo supereroe Marvel

La Marvel ha pubblicato da pochissime ore il teaser trailer ufficiale del film Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli. Il film si riconduce alla Fase 4 delle pellicole cinematografiche della Marvel Studios, e si ispira al fumetto Shang-Chi, il Maestro del Kung fu. Il film, dopo i tanti ritardi dovuti alla pandemia, uscirà nelle sale americane il 3 settembre di quest’anno. Non è stata dichiarata alcuna informazione sulla data d’uscita in Italia. Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, trailer sul maestro di arti marziali della Marvel In attesa dell’uscita di Black Widow, prima pellicola cinematografica della Fase 4 che uscirà a luglio sulla piattaforma Disney+, la nuova potenza cinematografica dei famosi film e serie TV sui supereroi farà approdare nelle sale statunitensi il primo film con protagonista un Maestro di Kung fu asiatico.

La trama del film

La trama vedrà Shang-Chi dover affrontare la pericolosa organizzazione terroristica “Dieci Anelli” con a capo lo spietato Mandarino. Il protagonista verrà impersonato dall’attore Simu Liu, nella sua prima importante apparizione sul grande schermo. Egli verrà affiancato da attori di rilievo come Tony Leung, Awkwafina, Meng’er Zhang, Fala Chen, Florian Munteanu, Michelle Yeoh e Ronny Chieng.

Per altre info sulla Fase 4 della Marvel Studios leggete il nostro articolo. https://youtu.be/xezOf0jAq8E Fonte

Adriano M.

The Big Bang Theory: che fine hanno fatto i 3 protagonisti della serie TV comedy?

The Big Bang Theory: l’indimenticabile sitcom comedy

The Big Bang Theory nel 2019 ha lasciato un vuoto nei cuori di tutti i fan; dalla fine della celebre serie TV comedy, creata dai noti sceneggiatori e produttori televisivi Chuck Lorre e Bill Prady, non passa giorno in cui non ci vengono in mente alcune delle più divertenti battute e sketch di The Big Bang Theory.

Il cast della serie TV comedy ci ha fatto sbellicare dalle risate per ben dodici stagioni. L’ultima è riuscita a tirare le fila della meravigliosa storia incentrata sull’eccentrico fisico teorico Sheldon Cooper e sui suoi migliori amici, con un lieto fine senza precedenti. La sitcom tra i vari riconoscimenti ottenuti, è diventata una dei “must” per chi ama il genere comedy, è stata addirittura paragonata all’indimenticabile serie TV comedy degli anni 2000 Friends.

A distanza di qualche anno ci siamo chiesti un po’ tutti che fine avranno fatto i tre protagonisti del cast di The Big Bang Theory. Dove si è indirizzata la carriera degli attori che componevano l’eccezionale cast della serie TV comedy?

Jim Parsons, Sheldon Cooper

Il celebre attore, noto per aver impersonato il bizzarro Sheldon Cooper, ha preso parte a diversi film degni di nota, tra cui: Ted Bundy – Fascino criminale, adattamento cinematografico del romanzo di Elizabeth Kendall, The Boys in the Band, pellicola drammatica diretta da Joe Mantello e infine ha recitato nella miniserie storico drammatica ideata da Ryan Murphy, Hollywood. I lavori di Jim Parsons ci fanno notare il suo prodigioso talento attoriale, ma anche la sconfinata passione che riesce a manifestare in ogni progetto a cui prende parte.

Jim Parsons, interprete di Sheldon Cooper, protagonista di The Big Bang Theory

Kaley Cuoco, Penny

La talentuosa Kaley Cuoco ha fatto della comicità la base di partenza per la sua straordinaria carriera cinematografica. La sua dote eccezionale nell’arte della recitazione l’ha resa, insieme ai colleghi della sitcom Jim Parsons e Johnny Galecki, tra le attrici di serie TV più pagate di sempre. Stiamo parlando di un milione di dollari ad episodio per le stagioni finali di The Big Bang Theory. Cifre assurde, ma giustificate dalla sua ineccepibile performance. Negli ultimi tempi l’attrice californiana si è aggiudicata una nomination ai Golden Globe per il suo ruolo in The Flight Attendant.

Riuscite anche voi a sentire il bussare ossessivo di Sheldon dietro la porta dell’appartamento di Penny?

L'attrice Kaley Cuoco in una scena di The Big Bang Theory

Johnny Galecki, Leonard Hofstadter

Un po’ più calma l’agenda cinematografica del noto attore che ha impersonato il fisico Leonard Hofstadter, il quale ha recitato solamente negli ultimi due anni in The Ring 3 e Qua la zampa 2 – Un amico è per sempre. Questo perché dopo la conclusione della serie TV comedy, l’attore ha avuto un bambino dalla sua oramai ex compagna Alaina Meyer.

The Big Bang Theory: l'attore Johnny Galecki ospite all'Etna Comics

Poco dopo l’uscita della stagione finale della sitcom, l’attore statunitense è stato tra gli ospiti della nona edizione dell’Etna Comics, il festival internazionale del fumetto della cultura pop, che si tiene a Catania annualmente. Durante la conferenza ha raccontato della forte amicizia che lo lega a tutti i membri del cast di The Big Bang Theory, ma non solo, ha mostrato la sua prossima partecipazione all’ultimo capitolo di The Ring.

Adriano M.

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Attack on Titan: la stagione finale dell’anime

Attack on Titan: l’anime giunge alla fine

Shingeki no kyojin – Attack on Titan, per chi ancora non lo conoscesse, è un manga dark fantasy creato dal fumettista giapponese Hajime Isayama. La Kōdansha, casa editrice giapponese del manga, ha pubblicato proprio ieri il trentaquattresimo volume, segnando così la fine dell’ineguagliabile racconto sul mondo dominato dai giganti. Dal celebre manga sono stati prodotti svariati format: Original anime video, film, light novel ma soprattutto la famosa serie TV.

Cover anime Attack on Titan

L’anime mette in scena i 34 volumi del manga attraverso quattro fantastiche stagioni, la cui ultima è uscita esattamente nel dicembre del 2020 e si concluderà con l’uscita della seconda parte nel 2022. Nell’adattamento anime lo stesso Isayama è intervenuto nella sua produzione, suggerendo le sembianze di come sarebbero dovuti apparire i personaggi del manga e le imponenti location del mondo fittizio.

Spesso noi fan ci chiediamo: «Cos’è che mi spinge a vedere questo anime? Sarà la trama intricata e originale? Il contesto distopico? O magari si tratta della costante presenza di scene di azione che riescono ad elettrizzarti ancora di più?». Presumo che si tratti di un insieme di fattori che nel complesso riesce a tenere incollato lo spettatore rispetto a molti altri anime presenti sul mercato. Spesso ci troviamo davanti a serie TV anime che si dilungano con spin-off o filler non canonici, mentre l’anime di Attack on Titan punta a rappresentare fedelmente ciò che viene presentato nel manga, attraverso l’utilizzo di animazioni realistiche, dialoghi di alto livello e una colonna sonora senza precedenti.

La trama di Attack on Titan

Parlando della trama, Attack on Titan racconta le vicende del genere umano confinato all’interno di tre mastodontiche mura concentriche “Wall Maria, Wall Rose e Wall Sina“, per sfuggire alla ferocia dei giganti che popolano l’esterno. Questi ultimi presentano sembianze umane, facoltà intellettive inesistenti e l’irrazionale istinto di divorare gli esseri umani. All’interno delle mura si è formata nel corso di un secolo un governo monarchico, difeso da un imponente esercito. I soldati hanno il compito di proteggere gli abitanti all’interno delle mura e di apprendere nuove informazioni in più sull’apparizione dei giganti. I soldati dell’esercito vengono distinti in tre divisioni:

  • L’Armata ricognitiva, impegnata nello studio e nell’esplorazione del mondo esterno alle mura;
  • Il Corpo di Guarnigione, il quale ispeziona il territorio intorno alle mura e protegge gli abitanti in caso di attacco;
  • Il Corpo di Gendarmeria, una polizia militare formata dai migliori soldati, i quali hanno l’obbligo di difendere i reali all’interno del Wall Sina.

I protagonisti di Attack on Titan

I protagonisti della serie sono i tre amici Heren Jaeger, Mikasa Ackermann e Armin Arelet. Essi si arruolano nell’esercito dopo che assistono inermi all’attacco di un gigante colossale, il quale apre una breccia nelle mura del distretto di Shiganshina e nel Wall Maria, mettendo così a repentaglio la vita di un’importante parte della popolazione. Da questo episodio si innescano una serie di eventi catastrofici che porteranno alla scoperta di importanti verità sui giganti e sul mondo al di fuori delle mura.

SPOILER ALERT!!

Cosa aspettarci dalla stagione finale dell’anime

L’anime sui feroci giganti è finalmente giunto alla stagione finale. Molti misteri sono stati svelati, nuovi personaggi sono stati presentati e la nuova geografia politica dell’universo Attack on Titan ha raggiunto finalmente dimensioni planetarie. Non starò qua a farvi un resoconto schematico sull’imminente guerra che si combatterà tra la nazione guerrafondaia di Marley e il rinato Impero di Eldia, poiché potete benissimo guardare tutti gli episodi della stagione finale su Prime Video e su VVVVID. Vi segnalo un video trovato su YouTube contenente tutte le spettacolari openings dell’anime Attack on Titan. Buona visione!

Per ulteriori info e curiosità sulla quarta stagione date un occhiata a questi due articoli interessanti!

Fateci sapere nei commenti quale di queste sigle vi è piaciuta di più. Non dimenticate di seguirci anche sulla pagina Instagram

Adriano M.

Le 4 serie TV che vi riporteranno ai nostalgici anni 2000

A quanti di voi piacerebbe tornare indietro nel tempo? Non proprio nel senso letterario del termine, si tratterà infatti della riscoperta di alcune serie televisive di maggior successo, targate anni 2000. Lost, The O.C., Boris e Gossip Girl, recentemente messe a disposizione sulle principali piattaforme streaming, sono quattro delle tante serie dei primi anni del nuovo millennio, che meritano assolutamente di essere riguardate.

The O.C.

Come dimenticare le numerose disavventure adolescenziali dell’indimenticabile teen drama The O.C.? Si tratta di una serie TV, ai tempi unica nel suo genere, che ha saputo appassionare milioni di telespettatori in tutto il mondo. Venne creata da Josh Schwartz e trasmessa per la prima volta nel lontano 2004; The O.C. ha come protagonista Ryan Atwood, un ragazzo di Chino, dal carattere introverso, che proviene da una famiglia in difficoltà. In questo ambiente, il giovane ha patito grandi sofferenze provocate dall’abbandono materno. La sua vita però cambia totalmente quando viene adottato da una ricca famiglia, residente nell’agiata località della California del sud: Orange County.

Drammi familiari e problemi sentimentali alimentano le vicende della serie. I personaggi, nel corso delle quattro stagioni, vanno incontro a profondi cambiamenti psichici, sociali e relazionali che li travolgono inaspettatamente. The O.C. ha conquistato un’intera generazione, soprattutto per l’ottima combinazione di elementi melodrammatici, che riescono a creare una trama ben strutturata, in grado di trattare alcune tematiche attuali complesse, che sanno far riflettere.

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Boris

Inimitabile un prodotto televisivo come Boris, il quale undici anni dopo la sua conclusione, viene interamente riproposto nel catalogo Netflix. Boris ha tutte le caratteristiche di una commedia satirica, capace di allietare attraverso il suo umorismo audace chi l’ha seguita e apprezzata sin dai primi episodi.

A rendere originale la fuoriserie italiana è in prima istanza il plot: Boris porta in scena  il backstage di un set televisivo della fiction fittizia “Gli occhi del cuore 2”, il seguito di un fallimentare medical drama di basso livello. A capo delle riprese troviamo il regista René, un personaggio spiritoso e poco competente, interpretato dal celebre Francesco Pannofino, il quale viene affiancato dall’esilarante troupe, costituita da personaggi egocentrici, irriverenti e bislacchi.

Boris è la metaserie per eccellenza, il cui scopo è lo “smascheramento” in chiave comica e bizzarra del micromondo televisivo, costituito da talenti sprecati e gente raccomandata. Dall’enorme successo della serie esce nel 2011 “Boris-Il film”, reso disponibile su Amazon Prime Video.

Dopo anni di attesa sta per arrivare finalmente la quarta stagione della serie. A dare conferma è stato uno dei membri del cast, Alberto Di Stasio, interprete di Sergio Vannucci, il direttore di produzione. I nuovi episodi non saranno subito disponibili su Netflix ma sulla nuova piattaforma Star di Disney+, accessibile da febbraio 2021.

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Gossip Girl

Gossip Girl è una serie statunitense che vi consentirà di esplorare la prestigiosa e senza scrupoli élite adolescenziale di Manhattan. La serie, ideata da Josh Schwartz, viene narrata da una giovane blogger, il cui nome si cela dietro l’acronimo di Gossip Girl. La ragazza dall’identità nascosta è “l’unica fonte di notizie sulle vite scandalose” di un ricchissimo gruppo di teenager dell’Upper East Side, il quartiere più lussuoso di New York.

I protagonisti della serie non sono dei semplici studenti newyorkesi, infatti frequentano la raffinata ed esclusiva Constance Billard School, posseggono un esagerato fondo fiduciario e ovviamente sfoggiano di continuo abiti costosi, gioielli di valore e macchine di lusso. Le loro vite all’apparenza perfette sono in realtà condizionate da una spietata competizione, piene di drammi familiari e amori non ricambiati.

Gossip Girl richiama il genere con il quale The O.C. è entrato nel cuore di milioni di adolescenti: il teen drama. Nonostante gli inganni, le vendette e i tradimenti, la serie si concentra sul significato dell’amore e sul valore dei legami affettivi, i quali vincono su quello del denaro.

Annunciamo agli amanti della serie una novità sensazionale: dopo otto anni dalla fine della sesta stagione, sono state avviate le riprese di un breve reboot, il quale verrà distribuito entro il 2021 su HBO Max.

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Lost

Chi non conosce un capolavoro come Lost? È il 22 settembre 2004 quando il volo Ocean-Air 815, diretto a Los Angeles, precipita su un’isola sconosciuta e all’apparenza deserta. Qui 48 anime, sopravvissute al disastro aereo, lotteranno per sopravvivere all’ostile e macabro ambiente dell’isola.

La serie statunitense, firmata J.J. Abrams, è incentrata su elementi sovrannaturali e inspiegabili, infatti l’isola è luogo di numerosi eventi insoliti, che inquietano e mettono a repentaglio la vita personaggi. Questi ultimi dovranno cercare di sopravvivere all’ostile ambiente insulare, cercando in tutti i modi possibili di fuggire da esso.

Sono molteplici i motivi per cui Lost è considerata la Madre di tutte le serie di quel periodo: oltre alla particolarità del suo genere, che fonda fantascienza, azione e dramma, tutte le sei stagioni sono un continuo enigma irrisolto.

Due curiosità imperdibili:

  • A quasi undici anni dall’ultimo episodio di Lost, alcuni attori hanno ricordato tutto ciò che di pericoloso avvenne nel corso delle ultime riprese della serie. Durante il finale infatti, a causa di una serie di incidenti, Josh Holloway e Matthew Fox rischiarono di perdere la vita durante le riprese finali.
  •  Oahu, appartenente alla catena delle Hawaii, è proprio la fantomatica isola statunitense, in cui vennero sviluppate le tortuose vicende di Lost.

Fonte

 

Federica S.